martedì 13 maggio 2014

Ti cureresti con le spezie e le erbe aromatiche? ♡ Curatives effects of herbs!


Hi ladies♥ Oggi voglio parlarvi di un componente molto importante della cucina, presente in piccola parte ma da non sottovalutare: le spezie e le erbe aromatiche. Perchè, care mie, non solo danno quel tocco in più alla pietanza ma hanno anche effetti curativi! Eccone alcune selezionate da me. Spero di esservi stata utile! ◕‿◕ Un bacio, Luna*

Hi ladies ♥ Today I want to tell you about a very important component of the kitchen, present in a small way but this should not be underestimated: the spices and the herbs. Because, my dear, it give not just that extra touch to the dish but it has also healing effects! Here some of them selected by me. I hope i'll be helpful to you! ◕ ‿ ◕ A kiss, Luna *


                                                                                  ,.-~*' ̈ ̄ ̈'*·~-. ̧--,.-~*' ̈ ̄ ̈'*·~-. ̧


Anice stellato

L’anice stellato pianta che appartiene alla famiglia delle Illiciaceae, è originario della Cina meridionale e della Cocincina, viene coltivato, oltre che nei Paesi di origine, anche in Giappone, a Giava e nelle Filippine. I frutti dell’anice stellato hanno la tipica forma a stella, composta da 6-12 lobi legnosi, ovali ed appuntiti, ognuno dei quali contiene un seme di color bruno chiaro.
L’anice stellato, come la cannella in stecche, è una spezia che non dovrebbe mai mancare in cucina. E' usato come spezia nella pasticceria e la confetteria, anche con finalità meramente decorative. L’olio essenziale si usa per aromatizzare liquori distillati e svariati tipi di bevande (il Pastis, la sambuca etc).

Possiede proprietà balsamiche, secretive, digestive e toniche.
L'anice stellato ha proprietà curative simili al cardamomo ed è un ottimo rimedio naturale in caso di disturbi digestivi, spasmi gastrointestinali,  meteorismo, mal di denti.
Stimola la produzione lattea.
Come il decotto di cannella che è utile in caso di raffreddamento, l'anice stellato si usa per i sintomi di tosse e infiammazione della cavità orale.

Cannella

La cannella Regina appartiene alla famiglia delle Lauraceae. Si coltiva in Sri Lanka, a Giava, a Sumatra, nelle Seychelles, in Vietnam, Madagascar, Brasile e Giamaica. L’albero è sempreverde, con foglie dure, fiori piccoli di color bianco-giallastro. Quando i rami raggiungono 2 m. si tagliano e defogliano per rimuovere poi la corteccia, che viene raschiata via dal sughero esterno e successivamente arrotolata a mano per formare lunghi cilindri, che verranno poi essiccati e tagliati nelle misure volute. 
La cannella viene utilizzata soprattutto nelle ricette di pasticceria per la preparazione di dolci quali biscotti, torte alla frutta, cioccolato, crema.  La spezia insaporisce diversi piatti a base di carne e salse salate, in special modo nella cucina orientale.  E’ uno degli ingredienti del curry e di molte miscele di carne, utilizzate anche per la preparazione di insaccati. Numerose bevande contengono cannella quale ingrediente: la sangria, il vin brulé, punch e svariati liquori. Cannella, curry e coriandolo sono fra gli igredienti che non dovrebbero mai mancare nella cucina di chi ama mangiare speziato.

La cannella possiede proprietà stimolanti per il sistema nervoso, e provoca leggero incremento delle pulsazioni cardiache e frequenza respiratoria
Ha un’azione positiva sul sistema gastrointestinale, con effetti astringenti, tonici e coadiuvanti l’assorbimento di gas intestinali. E' un'ottimo rimedio naturale che aiuta la digestione, aumenta l’appetito, risolve problemi mestruali, riduce i dolori addominali e aiuta ad alleviare i dolori da intolleranze alimentari.
Ha attività antifungine, batteriostatiche e antivirali.  
Il decotto di cannella si usa per combattere casi di raffreddamento.

Cardamomo

Il cardamomo appartiene alla famiglia delle Zingiberacee. Cresce spontanea, ma si ritrova anche coltivata nell’Asia tropicale ed in Centro-Sud America. I frutti sono capsule oblunghe o arrotondate, internamente divise in tre logge contenenti una ventina di semi aromatici bruno rossastri.
Il cardamomo in cucina è molto utilizzato come spezia nei Paesi arabi per la tipica preparazione del caffè arabo e del tè. In India si usa come spezia in molti piatti a base di riso, in dolci e nelle miscele di spezie, per piatti deliziosi come il pollo al curry. In altri Paesi orientali trova utilizzo quale insaporitore di carni, pesce e minestre. Nei paesi nordici il cardamomo è usato in pasticceria ed in alcune bevande alcoliche. Molti liquori e distillati sono infatti aromatizzati con i frutti del cardamomo.

Le proprietà curative del cardamomo sono utili per la digestione, aumenta l’appetito e riduce i problemi di irritabilità intestinale
Si utilizza per la cura dei denti e le infiammazioni gengivali.
I gargarismi con l’infuso di  cardamomo sono efficace rimedio per tosse, raffreddore e come prevenzione di stati influenzali.

Carvi

Il carvi appartiene alla famiglia delle Ombrellifere come il coriandolo, ed è originario dell’Europa e dell’Asia settentrionale ed occidentale. Si coltiva in Olanda, Finlandia, Germania, Austria, Inghilterra, Spagna, Russia, Marocco, Egitto.  I semi sono allungati e leggermente incurvati, di colore più scuro rispetto a quelli del cumino, con il quale hanno notevole somiglianza. L’odore è similmente molto intenso e dolciastro, ma risulta più gradevole di quello del cumino.
I semi di carvi  vengono usati per la preparazione di alcuni tipi di formaggi dal gusto forte, come il gorgonzola. Mescolati alla farina conferiscono un sapore particolare e gradito al pane, focacce, salatini, biscotti e torte. Con i semi di carvi si prepara il liquore kummel, utilizzato come digestivo.

I semi di carvi, come l'alloro e i frutti della pianta dell'anice stellato, possiedono proprietà digestive stimolanti e diuretiche. 
Trovano utilizzo per curare colite, coliche, meteorismo ed altre affezione gastro intestinali. 
Si utilizzano anche in casi di inappetenza ed anoressia, in quanto stimolano l’appetito


Chiodi di garofano

La piante del chiodo di garofano appartiene alla famiglia delle Myrtaceae, ed è originaria delle isole Molucche nell’Indonesia orientale. I maggiori Paesi produttori di chiodi di garofano sono Zanzibar, l’Indonesia, il Madagascar, le Isole Comores, il Brasile e la Cina. La spezia è costituita dai boccioli dei fiori raccolti prima della fioritura ed essiccati al sole.
L’aroma dolce, caldo e pungente rende la spezia particolarmente appropriata sia per i dolci che per ricette salate. I chiodi di garofano vengono usati per la preparazione di biscotti, pandolci, dolci di frutta, creme. Insaporiscono arrosti, marinate di carne, brodi, ragù e brasati. Sono uno degli ingredienti del curry e di altre miscele di spezie, destinate alla preparazione di insaccati. Molte bevande sono aromatizzate con chiodi di garofano: tè, vin brulé, punch, liquori e distillati vari.
I chiodi di garofano possiedono diversi effetti benefici: hanno proprietà disinfettanti ed analgesiche del cavo orale e delle prime vie respiratorie. Quindi sono un ottimo rimedio naturale per le affezioni della bocca, tanto che spesso si usa insieme alla maggiorana. L’olio essenziale rappresentava un ingrediente basilare di colluttori e paste dentrificie.

In combinazione con il decotto di cannella è un ottimo rimedio per le affezioni invernali, grazie alle sue proprietà antisettiche.
Come lo zenzero e cannella, anche i chiodi di garofano stimolano la circolazione sanguigna, l’appetito ed aiutano la digestione.
L’infuso di chiodi di garofano ha un effetto positivo su nausea ed altri disturbi intestinali.


Coriandolo

Il coriandolo come il carvi è una spezia che appartiene alla famiglia delle Ombrellifere, originario dei  Paesi mediterranei e medio orientali. Viene coltivato nei Paesi Est Europei (Russia, Ucraina, Lituania, Romania, Bulgaria), Nord Africani (Marocco ed Egitto), ma anche in Olanda, Francia, Italia, Spagna ed India.
I fiori sono riuniti in tipici ombrelli di color bianco o rosa. I semi di coriandolo sono sferici, di dimensioni simili al pepe. 

I semi di coriandolo hanno un lieve aroma di limone, più o meno spiccato a seconda dell’origine. Vengono utilizzati per insaporire carni ed insaccati, ma anche pesce, verdure, legumi e nelle ricette di pasticceria per biscotti e dolci. Talora si usano anche per accostamenti particolari, insieme ai semi di sesamo e papavero.
Il coriandolo è l’ingrediente base di molte miscele di spezie, fra cui il curry, e si ritrova in molte ricette per liquori e distillati (gin, vermouth e amari). 
In cucina trovano utilizzo anche le foglie, fresche o essiccate, della pianta di coriandolo, conosciute come “cilantro”.  Il sapore è completamente diverso da quello dei semi, e si adatta a piatti a base di carne e specialmente etnici. Trova largo uso nella cucina indiana.

I semi di coriandolo hanno proprietà digestive e antisettiche, riducono le fermentazioni intestinali e le coliche.
L’infuso è un ottimo rimedio omeopatico che dà sollievo nei casi di emicrania e mal di testa, come il basilico in foglie. Ottimo anche per colon irritabile, diarrea. 
I semi di coriandolo aggiunti all’acqua dei pediluvi hanno un effetto rilassante e sgonfiante .

Cumino

Il cumino è una pianta aromatica biennale appartenente alla famiglia delleOmbrellifere come il prezzemolo o il sedano originario dell’Egitto e dell’Asia. Viene coltivato ed esportato principalmente dall’India, dalla Siria, Turchia, Marocco. I semi sono allungati e leggermente appiattiti , di colore bruno giallastro e caratterizzati da un tipico odore molto penetrante
Il cumino ha un sapore amarognolo, odore intenso e dolciastro. E’ molto usato molto nella cucina indiana e nordafricana, in piatti a base di pollo e verdure. E’ uno degli ingredienti tipici del curry. Si usa per aromatizzare alcuni tipi di pane in Francia e Turchia, nonché insaccati e preparati di carne, specialmente in Nord ed Est Europa.

Il cumino ha proprietà digestive.
Efficace in caso di meteorismo, coliche, stati di debolezza ed inappetenza, in quanto stimola l’appetito. 
L’infuso di cumino è efficace rimedio naturale per la tosse


Curcuma

La curcuma, come lo zenzero, appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, ed è originaria dell’Asia meridionale e dell’India. Questo Stato rappresenta il più grande produttore e consumatore di curcuma; la pianta viene anche coltivata nella Cina meridionale, in Africa, Brasile e nell’America centrale. La spezia è costituita del rizoma, di colore arancione rossastro quando fresco e giallo intenso una volta essiccato.

La polvere di curcuma è l’ingrediente principale del curry, cui dona il tipico colore dorato. Ha un odore delicato ed sapore non particolarmente intenso. Ha un effetto colorante simile a quello dello zafferano, sebbene il sapore e l’aroma sia di gran lunga inferiore a quest’ultimo. La spezia è utilizzata principalmente per l’attività di colorante naturale, e si ritrova in molti alimenti, quali dolci, salse, biscotti, formaggi, gelati e bevande. 
E’ un ingrediente tipico della cucina Indiana e del Sud Est Asiatico

La curcuma, similmente al rosmarino, possiede spiccate proprietà antiossidanti e digestive, aiutando soprattutto la digestione dei grassi.
Diversi studi hanno dimostrato come la curcuma, per l’effetto antiossidante, sembrerebbe essere utile per la prevenzione e la cura dei tumori, sia del fegato che dell’apparato digerente.
Ottimo disintossicante per il fegato.
Proprietà importanti della curcuma sono quelle antinfiammatorie (risulta utile in caso di disturbi mestruali, febbre, artrite e mal di denti).


Curry

In India – il paese d'origine del curry, chiamato "masala", il termine curry indica genericamente tutti i condimenti utilizzati per preparare verdure, pesce o carne, servite con riso o pane. A questi miriade di condimenti diversi, viene aggiunta, a seconda dei gusti e della maestra dei cuochi, una miscela di spezie fresche, tostate e macinate, unite ad olio, burro o yogurt, a formare una pasta che insaporisce tutto il piatto. Il curry non è propriamente una spezia ma una miscela di spezie. 
Nei paesi occidentali il "curry" più conosciuto è una miscela in polvere che varia a seconda delle ricette e i gusti dei Paesi. Responsabili dell'ideazione di questo "curry" furono gli Inglesi che, durante il periodo coloniale, inventarono questa miscela di spezie al fine di portare in Europa i sapori dell'India. Di solito il curry è composto da 5-6 fino ad oltre 30 spezie ed erbe aromatiche diverse. L'ingrediente tipico del curry è di sicuro la curcuma che dona il colore giallo distintivo della miscela, oltre ad essere responsabile diretta delle proprietà curative per le quali il curry è rinomato. Altre spezie normalmente presenti nel curry sono il pepe (sia bianco che nero), il fieno greco, il peperoncino, lo zenzero, la noce moscata, il macis, la cannella in polvere, i semi di coriandolo, il cumino, l'aglio o la cipolla e molte altre. Tutte le diverse miscele di curry sono caratterizzate dal tipico sapore aromatico e piccante, più o meno intenso a seconda della ricetta e dell'uso cui è destinato.
Il curry in polvere è una miscela di spezie dall'uso praticamente universale, che si accompagna bene a risotti, pasta, pesce, frutti di mare, verdure e legumi. Come il cardamomo in cucina è ottimo per ricette di carne (pollo al curry, tacchino, agnello, manzo, maiale).
Si preparano anche diversi tipi di pane, focacce e salatini insaporiti con curry, più o meno piccante.

Dragoncello

Il dragoncello, spezia che appartiene alla famiglia delle Asteraceae, originario dell’Asia centrale, Russia meridionale e Siberia. Cresce spontaneamente in tutto il bacino mediterraneo. Le foglie sono lunghe, strette ed appuntite. I fiori sono piccoli raggruppati in pannocchia  di colore verde-giallastro.
La pianta è coltivata in Paesi Centro Europei (es. Ungheria, Polonia), mediterranei ed arabi (Iran), che rappresentano le principali origini. 
Il dragoncello per uso in cucina con il suo profumo delicato è adatto per insaporire salse e ripieni, piatti di pesce, frittate e formaggi freschi. Grazie al suo gusto piacevole ed intenso si usa come sostitutivo delle spezie piccanti e del sale per chi ha problemi di vario tipo legati all’alimentazione (es. ipertensione). Il dragoncello è molto utilizzato in Francia quale pregiato aromatizzante dell’aceto.
·       Il dragoncello, come l'erba cipollina, ha proprietà digestive, antisettiche, carminative. Inoltre stimola l'appetito e può essere un aiuto per le persone che devono prendere peso, come il fieno greco per ingrassare.
·       E' uno dei rimedi naturali che favorisce il flusso mestruale e combatte la stanchezza.
·       L’ infuso di dragoncello da sollievo per l’insonnia e la costipazione.

Erba cipollina

L'erba cipollina appartiene alla famiglia delle Liliaceae, probabilmente originaria dell’Asia. Cresce in prati, luoghi erbosi e di montagna, fino ai 2500 m di altitudine, in Europa, Asia e Nord America. Le foglie sono tubolari, strette e lunghe, con un aroma delicato che ricorda quello della cipolla. I fiori sono di colore rosa-lilla.
Le foglie dell’erba cipollina si usano in cucina per insaporire insalate, frittate, piatti a base di pesce e formaggi morbidi.
L’erba cipollina è un altro dei rimedi naturali che possiede proprietà digestive, depurative, antisettiche e stimolanti per l’appetito, in maniera simile al dragoncello.
·      Elimina i vermi intestinali, diminuisce l’insonnia, l’ipertensione e il glucosio nel sangue.
·      Regola la frequenza cardiaca


Semi di finocchio

Il finocchio, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, come il coriandolo e il cumino, ed è originaria della Zona mediterranea. I Paesi produttori principali di finocchio sono l’India, la Cina, l’Indonesia, l’Egitto ed il Pakistan.  Le parti più utilizzate sono le foglie basali del caule, carnose e ricche d’acqua, che vengono impropriamente chiamate “bulbi” e sono consumate come ortaggio. Largo utilizzo trovano anche i frutti,  detti semi, utilizzati come spezia in numerose preparazioni.
I semi di finocchio vengono usati nell'industria alimentare per la produzione di vari liquori e distillati, in pasticceria ed in confetteria. Sono adatti per i piatti a base di carne (anatra, agnello, maiale), pesce lesso, pane e focacce.

I semi di finocchio hanno proprietà digestive, antispasmodiche ed antisettiche.
L’infuso di semi di finocchio è molto efficace per curare congiuntiviti ed infiammazioni alle palpebre, sia per uso orale che topico. 
Migliora la funzione mestruale e stimola la secrezione lattea.
Calma gli spasmi delle coliche, il senso di nausea, il mal di stomaco.


Bacche di ginepro

Il ginepro appartiene alla famiglia delle Cupressaceae. E’ un arbusto sempreverde con foglie aghiformi e pungenti. I frutti, detti anche bacche, sono galbule di colore verde quando ancora immature e diventano blu nere una volta raggiunta la maturità, cosa che richiede due anni. Il ginepro cresce spontaneamente in Europa, Asia e nel Nord America, tipicamente in zone montane.
Le bacchi di ginepro si usano per aromatizzare la carne, soprattutto selvaggina, e per la tradizionale preparazione dei crauti. Esistono numerose bevande alcooliche a base di ginepro, fra cui il più famoso è certamente il gin. In Polonia dalle bacche di ginepro si prepara la Kaddikowe pivo, una bevanda aromatica molto apprezzata.

Il ginepro è un ottimo rimedio omeopatico perchè possiede proprietà diuretiche e digestive come la maggiorana; si usa anche come disinfettante delle vie urinarie, digestive e sudorifere. 
Stimola l’appetito, agisce contro il reflusso acido ed il virus dell’herpes . 
La tisana di bacche di ginepro calma la tosse, mentre le fumigazioni sono utili in caso di bronchite e raffreddamento. 


Grani del paradiso

a pianta dei grani del paradiso, l’Amomum melegueta (“melegueta” o “pepe della Guinea”), così come le bacche di cardamomo appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, ed è originaria della Guinea equatoriale. I fiori sono simili alle orchidee, ed hanno colore rosa o giallo. I frutti contengono semi marroni-rossastri all’esterno, con polpa bianca. Il maggior produttore è il Ghana.
I grani del Paradiso si usavano tempo fa in Europa per aromatizzare la birra e il vino, e quali sostituti del pepe nero quando quest’ultimo raggiungeva prezzi troppo alti. Oggi trova utilizzo soprattutto nella cucina etnica africana per insaporire verdure e pollo, nonché in distilleria.
 I grani del paradiso hanno proprietà stimolanti e diuretiche come altre spezie, ad esempio la maggiorana.
Masticati hanno un effetto riscaldante per il corpo. Sono molto utilizzati quale rimedio nella medicina naturale, soprattutto dell’Africa occidentale.

Maggiorana

La maggiorana appartiene alla famiglia delle Labiate come la salvia officinalis o la santoreggia; è originaria dell’Asia occidentale e dell’Africa nord-orientale dove cresce come erba spontanea e perenne. In Europa è esclusivamente  coltivata per il fatto esige sole e caldo. Trova impiego nell’industria alimentare, conserviera, nella produzione di liquori e distillati, in profumeria.
La maggiorana viene utilizzata per ricette di carni in umido, polpette, impasti per ripieni, pesce, legumi, salse, insalate, aceti e oli aromatici (così come il peperoncino). Come le bacche di ginepro, usate per czlmare la tosse, anche la maggiorana si ritrova quale componente di tisane a base d’erbe, nonché in preparati alcolici, quali liquori e vermouth.
·       La maggiorana possiede  proprietà diuretiche, digestive e stimolanti.
·       Ha un effetto curativo in casi di isteria, epilessia e coliche intestinali.
·       I fumacchi caldi con maggiorana aiutano in caso di naso chiuso, raffreddore, tosse.
·       La maggiorana viene anche usata per l'igiene sanitaria della bocca e come collutorio per il blando effetto disinfettante.

Menta

La menta dolce, chiamata anche mentuccia o menta nana, appartiene alla famiglia delle Labiate come l'origano e il rosmarino. Cresce spontanea in tutta l’Europa, nell’Asia Minore, nell’Africa settentrionale. Le foglie sono ovali di colore verde chiaro.  I fiori sono di colore viola chiaro.
Le foglie tritate di menta anche insieme al rosmarino si usano per la carne, il pesce, verdure e funghi.  Diffuso in Centro e Nord Europa è anche l’utilizzo come tisana rinfrescante.
·       La mentuccia possiede proprietà digestive come il cardamomo in bacche, oltre che antisettiche ed antispasmodiche, tonificanti (per questo se ne sconsiglia il consumo nelle ore serali, onde evitare eventuali disturbi del sonno) .
·       Con l’olio essenziale si possono fare massaggi aromatici per alleviare il mal di testa, l’emicrania, e ridurre lo stress.
·       L’infuso di mentuccia riduce  il senso di nausea e calma lo stomaco nei casi di vomito.
·       La mentuccia si usa come mezzo sussidiario nella cura dell’ infiammazione dei bronchi e dei polmoni.

Noce moscata

La noce moscata appartiene alla famiglia delle Myristicaceae, ed è originaria delle isole Molucche in Indonesia. E’ un albero sempreverde. Il frutto è giallastro, a prima vista simile all’albicocca; a maturità raggiunta si apre in due valve, mostrando il rosso intenso del macis, cioè il rivestimento carnoso che ricopre il guscio scuro, al cui interno si trova la mandorla, cioè la spezia vera e propria.
La noce moscata ha un aroma molto forte, pungente e sapore caldo. Viene utilizzata per aromatizzare insaccati e salumi, sia stagionati che freschi; per la preparazione di ripieni per pasta fresca a base di carne, formaggio o spinaci; per dolci e creme; per aromatizzare liquori e svariate bevande alcoliche. Una tipica ricetta, mescolata insieme ad altre spezie, è quella per il pan di spezie, conosciuto semplicemente come pan di zenzero

La noce moscata con le sue proprietà digestive e tonificanti stimola l’appetito, diminuisce il senso di nausea e calma il vomito e la diarrea.
L’olio essenziale o il burro di noce moscata è indicato per uso esterno contro dolori reumatici e nevralgici. 
La presenza di miristicina ed elemicina possono indurre effetti simili a quelli delle amfetamine, per cui è bene non utilizzare la noce moscata in dosi giornaliere superiori ai 5 – 10 grammi


Origano

L'origano appartiene alla famiglia delle Labiate come la menta e il rosmarino ed è pianta originaria dei Paesi mediterranei. Cresce spontaneamente in luoghi secchi, anche montuosi. Pianta tradizionalmente a raccolta spontanea, viene coltivata come pianta aromatica e per uso terapeutico. La raccolta si effettua due o tre volte all’anno durante l’estate. La varietà più comune - l'Origanum vulgare è diffuso in Italia, nell'Asia peninsulare e nei Paesi balcanici.
L’origano è la Regina indiscussa delle erbe aromatiche della tradizione mediterranea. Per il suo aroma e gusto intenso, è da sempre utilizzato in cucina sulla pizza ed altri prodotti panificati, in sughi e conserve, sulla carne ed anche sul pesce. Si ritrova quale ingrediente in molteplici miscele di spezie.
L’origano ha un effetto positivo su bronchiti , asma bronchiale, pertosse ed altre malattie respiratorioe, disturbi digestivi, inappetenza, diarrea, reumatismi  e disfunzioni sessuali.
L’olio di origano è uno dei rimedi naturali più efficaci per curare il mal di denti, insieme all'anice stellato, spezia dalle proprietà toniche.


Paprika

La paprika dolce è una spezia ottenuta da peculiari varietà di peperone essiccato che, liberate dai semi, vengono macinate. 
La paprika piccante è ottenuta dalla macinazione dei medesimi frutti unitamente al seme, che, dato il contenuto di capsicina, conferiscono alla spezia un gusto più o meno piccante.
Tutte le varietà di peperoni usati per la preparazione della paprika appartengono alla specie Capsicum annum, originaria dell'America Tropicale. L'uso in Europa della spezia i fa risalire ai Turchi, che l'avevano portata dall'India.
Paesi tradizionali per la coltivazione e produzione di paprika sono la Spagna, l'Ungheria, la Serbia, il Marocco e gli USA. Negli ultimi anni la coltivazione si è sviluppata anche in altre realtà, fra cui il Perù, Cile, Brasile, Sud Africa, Israele, Cina, Sud Africa, Mozambico.
Sia la paprika dolce che quella piccante hanno un sapore leggermente amarognolo ed aromatico. L'utilizzo in cucina non è legato soltanto al sapore, ma anche al colore rosso intenso della spezia, ed alla sua capacità di colorare gli alimenti cui è aggiunta. A livello commerciale si parla di gradi ASTA, intendendo appunto la stabilità del colore e l'intensità dell'effetto colorante della spezia. In genere più alto è il punteggio, migliore è da considerarsi la qualità della paprika, specialmente se destinata ad utilizzo industriale.
La paprika è molto diffusa nella cucina asiatica, ungherese, balcanica, e spagnola. Viene usata per insaporire e colorare la carne (pollo, agnello, maiale e manzo), formaggi, diversi tipi di salse a base di pomodoro e besciamella; si sposa ottimamente con verdure e legumi. E' ingrediente base per la preparazione di diverse miscele di spezie.

Pepe rosa

Il pepe rosa appartiene alla famiglia delle Anacardiacee, ed è originario del Perù e Chile. Non è una vera e propria varietà di pepe, è una pianta differente dal pepe comune e prende il nome a causa della somiglianza apparente dei frutti, che tuttavia hanno consistenza e sapore totalmente diverso. Viene coltivato anche in altri parti dell'America, in Africa e in qualche paese mediterraneo. La pianta è costituita da un piccolo albero sempreverde con foglie aromatiche e frutti di color rosa riuniti in grappoli. Ha notevoli capacità di ambientamento e tende ad essere una essenza piuttosto invasiva, tanto che in alcuni Stati (Florida, Australia) se ne limita / impedisce l'impianto e l'introduzione, in modo da salvaguardare la flora esistente e non creare squilibri ambientali.
Il pepe rosa ha sapore vagamente piccante, ed un tipico sapore dolce e resinoso. Le bacche vanno usato con moderazione, tenendo conto che possiedono sostanze leggermente tossiche.
Il pepe rosa si usa per insaporire piatti di pesce, risotti, salumi, vari tipi di dolci, aceti, vini. La miscela "creola" è composta da pepe nero, pepe bianco, pepe verde e pepe rosa. Spesso in cucina il pepe rosa è utilizzato anche in virtù del suo aspetto, per decorare piatti ed alimenti.
I frutti del pepe rosa, come il pepe di cubebe, sono un ottimo rimedio naturale dalle proprietà diuretiche, antisettiche e disinfettante.
Si usa in caso di reumatismi, dolori mestruali, bronchiti, infezioni delle vie urinarie.
Nei paesi di Origine si usa masticarlo come semplice rimedio per raffreddore, tosse e asma.

Pimento

Il pimento, chiamato anche “pepe giamaicano” o “pepe garofanato” appartiene alla famiglia delle Mirtaceae, cui fa parte il mirto mediterraneo. E’ un albero sempreverde originario della Giamaica, con frutti globulari disposti a grappoli su racemi. Le bacche fresche si raccolgono quando immature, di colore verde, che diventa marrone in seguito all’essiccamento al sole. L’aspetto è quello di grossi grani simili al pepe.

Il pimento ha un sapore speziato, leggermente piccante, che ricorda l’aroma del chiodo di garofano, della cannella in stecche ed anche della noce moscata. Esplicativo è il nome inglese del pimento, appunto detto “Allspice”. Viene utilizzato per insaporire insaccati, carne affumicata, selvaggina, ma anche pane e prodotti da forno. Si utilizza per conservare il pesce, la carne di maiale, di manzo, ortaggi ed altri cibi in conserva. Può entrare a far parte di alcune ricette di curry, e si ritrova in molte miscele di spezie.
Dalle foglie si estrae un olio essenziale, spesso utilizzato per aromatizzare insaccati e preparati di carne   

Il pimento possiede proprietà digestive come il cardamomo in bacche, analgesiche e antisettiche grazie all’eugenolo che si trova in quantità pari fino al 90% dell’olio essenziale estratto dai frutti.
Ha azione benefica su coliche addominali e gonfiori, nonché mal di denti e stomatiti. 
L’infuso di pimento si usa per combattere le infezioni respiratorie.


Prezzemolo

Il prezzemolo appartiene alla famiglia delle Ombrellifere ed è storicamente coltivato nell’Europa centrale e meridionale, in Inghilterra, nell’Africa, nell’Asia orientale e India. La pianta può raggiungere anche gli 80 cm di altezza, ed ha fiori bianchi o verdolini.  Si usa come erba aromatica e pianta dalle proprietà terapeutiche.
Il prezzemolo è una fra le erbe aromatiche più utilizzate in cucina insieme al basilico in foglie e alla salvia officinalis, sia per aromatizzare che decorare i piatti. Molto diffuso nei Paesi Anglosassoni l’utilizzo del prezzemolo “riccio”, principalmente quale apprezzato ornamento.

Il prezzemolo fa parte delle erbe officinali; viene usato per stimolare l’appetito, aiutare la digestione e tonificare l’organismo. Inoltre aumenta la diuresi e ha un effetto spasmolitico. 
Gli oli essenziali del prezzemolo sono un ottimo rimedio naturale contro gli effetti nocivi di alcune sostanze  cancerogene come ad esempio i benzopireni contenuti nel fumo delle sigarette, o negli alimenti grigliati con carbone vegetale.
L’alto contenuto di vitamina C aiuta a prevenire l’osteoartrite e la poliartrite.


Rosmarino

Il rosmarino, come la salvia officinalis appartiene alla famiglia delle Labiate, è originario dei Paesi mediterranei e si ritrova spontaneo in Italia, Francia, Corsica, Isole Baleari, Spagna, Grecia, Albania, Tunisia, Marocco, Algeria e Libia. La coltivazione del rosmarino è di dur tipi: sia come pianta aromatica (tradizionalmente in Francia e Corsica, ma nei giorni nostri nei Paesi Nord africani) che come pianta da essenza.
Le foglie del rosmarino, sia fresche che essiccate, vengono utilizzate tradizionalmente come la menta per arrosti, piatti a base di patate, preparazioni di carne. Molto diffuso l’utilizzo anche in pane, focaccia ed altri preparati da forno.
Il rosmarino ha proprietà benefiche simili alla menta
·       Il rosmarino ha proprietà antidolorifiche, antiossidanti, stimolanti. Ha effetto antispasmodico e antinfiammatorio.
·       L’ infuso o la tintura di rosmarino, per uso interno, favoriscono la digestione, calmano la tosse e stimolano la diuresi.
·       L’ infuso o la tintura di rosmarino, per uso esterno, si utilizzano per le contusioni, reumatismi, paralisi, caduta dei capelli.

Salvia

La salvia, appartenente alla famiglia delle Labiate come l'origano, cresce spontanea nei Paesi Mediterranei e dell’Europa meridionale, ed è spesso coltivata per l’uso come erba aromatica, ma anche a scopo terapeutico.
Fino agli anni ’60 e ’70 la salvia veniva raccolta in Italia, ed esportata in tutto il mondo. Attualmente il maggior produttore mondiale è la Turchia, che presenta estese coltivazioni, seguita dall’Albania, in cui la raccolta spontanea è ancora a carattere prevalente.
Le foglie di salvia vengono usate per aromatizzare sughi, carni arrosto e in umido, pesce, legumi, sottoli e sottaceti. Le foglie intere della salvia possono anche essere fritte in pastella.
La salvia è uno dei rimedi omeopatici dalle proprietà stimolanti, antibatteriche, antistress, digestive, antispasmodiche, antisudorifere, ipoglicemizzanti.
L’infuso di salvia si usa come espettorante per la bronchite e altri disturbi respiratori, per la digestione e stati di stanchezza in generale.
I gargarismi con infuso di salvia calmano le tonsilliti, le infiammazioni della gola e della bocca, stomatiti e gengiviti .
L’olio essenziale di salvia ha effetto tonificante ed astringente sulla pelle del viso

Santoreggia

La santoreggia appartiene alla famiglia delle Labiate come la maggioranaed è originaria dell’Asia occidentale. Cresce spontaneamente nelle zone montane dell’Europa meridionale, Nord Africa, Australia. Le foglie sono di color verde, strette e  lucide. I fiori sono piccoli, bianco-rosati.
La santoreggia in cucina accompagna piatti di pesce e di carne. E’ molto usata in miscele per salumi, ripieni e misti d’erbe. Si sposa bene a legumi, verdure crude e cotte. La Santoreggia si ritrova quale ingrediente in tisane ed infusi.

La santoreggia ha proprietà terapeutiche antisettiche, cicatrizzanti, digestive, disinfettanti dell’apparato gastrointestinale, vermifughe.
L’infuso disantoreggia è un ottimo rimedio naturale perchè aiuta la digestione, riduce i dolori gastrici nervosi, la fermentazione intestinali.  E’ utilizzata anche in caso di meteorismo, vomito, asma e bronchiti.


Sesamo

Il sesamo appartiene alla famiglia delle Pedaliacee, ed è originario dell’Asia e dell’Africa. Si coltiva soprattutto in India, ma anche Cina, Sudan, Uganda, Egitto, Messico, Giappone, Persia, Siria, Turchia, Grecia. I frutti hanno forma di capsule, lunghe 2 cm, divise in quattro logge in cui si trovano i piccoli semi.

I semi di sesamo sono molto usati nella cucina indonesiana e giapponese. Nei Paesi arabi dal sesamo si prepara la famosa tahina che si usa per condire l’humus. I semi di sesamo vengono utilizzati anche per decorare e arricchire a livello nutrizionale prodotti da forno, diversi tipi di pane, insalate e per l’impanatura di pollo. E’ inoltre utilizzato per preparazioni dolci, nonché quale seme da olio.
In commercio si trovano semi decorticati o ancora dotati del guscio esterno, da utilizzarsi in base alle diverse necessità produttive.

I semi di sesamo aiutano il sistema immunitario e sono efficaci nella prevenzione dell’osteoporosi; sono un ottimo rimedio naturale per i dolori mestruali come il pepe rosa, nausea, vomito. 
I grassi insaturi del tipo omega 3 e omega 6 prevengono l’insorgenza di malattie cardiocircolatorie. 
I semi e l’olio di sesamo aiutano la crescita dei bambini, ma vanno somministrati non prima del secondo anno di vita. Il sesamo infatti è un prodotto potenzialmente allergenico, per cui deve essere utilizzato con cautela nelle persone più sensibili.


Timo


Il Timo, appartenente alla famiglia delle Labiate come la maggiorana e ilbasilico; è originario delle regioni mediterranee occidentali. Cresce nelle zone montane dell’Europa meridionale, Asia settentrionale, Africa del nord. Le foglie sono piccole e allungate,  di colore verde. I fiori sono rosei o biancastri. La pianta è coltivata sia nei Paesi Mediterranei (soprattutto Turchia, Marocco, Tunisia, Spagna e Albania) che nell’Europa Nord Orientale. A seconda dell’origine, il timo presenta un colore più o meno scuro ed un aroma leggermente diverso.
Le foglie si usano per insaporire minestre, carni arrosto e grigliate, pesci, aceto liquori e distillati. Il timo è utilizzato inoltre come erba infusionale.
Il timo è uno dei rimedi omeopatici dalle proprietà antibatteriche, antimicotiche, antidiuretiche, stimolanti, mucolitiche, antiparassitarie, vermifughe e sedative.
L’infuso di timo si usa nei casi di asma, bronchite catarrale cronica, sinusite, depressione, coliche intestinali,  tenia, tosse asinina.

Zenzero
Lo zenzero appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, ed è originario dell’Asia. Si coltiva in India, Cina, Giappone, Nigeria, Brasile, Messico, Perù, Tailandia. Di questa pianta aromatica sono i rizomi la parte utilizzata come spezia. Possono essere venduti sia freschi che essiccati, provvisti di buccia o pelati.

Lo zenzero ha un sapore piccante ed un odore pungente. Viene utilizzato soprattutto nella cucina orientale, quale condimento per piatti a base di carne e per la preparazione di zuppe e salse varie. Dallo zenzero si preparano anche prodotti inscatolati: zenzero in conserva, zenzero candito e zenzero sciroppato.
In Europa si usa per la preparazione di alcuni dolci tipici, specialmente nord europei, caramelle e cracker. In Italia si usa per la preparazione del Pan di zenzero con i chiodi di garofano, la noce moscata e l'anice stellato, spezia versatile da tenere sempre in cucina.

Lo zenzero è uno degli ingredienti del curry e di numerose miscele di spezie, anche destinate alla lavorazione della carne.
Lo zenzero si ritrova inoltre quale componente di tisane, liquori e distillati, bevande varie.

Lo zenzero è un ottimo rimedio naturale; possiede effetti benefici e curativi antiemetici ed antinausea, nei casi di mal di mare e gravidanza anche gravidica.
Le sue proprietà analgesiche e anticonvulsive favoriscono il funzionamento del sistema nervoso e stimola la circolazione.
Lo zenzero, come la cannella regina ha proprietà digestive ed è coadiuvante nella cura della diarrea.
Infine stimola la circolazione.





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